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venerdì 16 gennaio 2015

Incidenti di percorso

Dopo una lunga pausa dal blog torno a scrivere.
Prima di tutto, ho superato brillantemente l'ultimo tagliando di follow up, ho superato il primo piccolo grande traguardo dei 36 mesi dall'inizio della terapia e sto uscendo dal periodo così detto ad alto rischio (per chi mastica matematica o statistica, dalla campana della curva Gaussiana).
E' un ottimo risultato! Non c'è giorno in cui non mi ricordi di essere una persona estremamente fortunata ad aver avuto la possibilità di vivere questi tre anni in più :)
L'università intanto mi assorbe completamente, anzi, proprio chi di statistica ferisce, di statistica perisce.

Ho avuto oggi i risultati del mio primo esame e nonostante 26 in chimica e fisica sono stata bocciata in statistica(proprio io, che ho passato nottate e nottate a spulciare studi medici sulla mia patologia!!!)
Pace, la prossima volta andrà meglio, metterò tutto il mio impegno per superare questo piccolo intoppo, il primo vero insuccesso di studio della mia carriere da studentessa!
Intanto s. Valentino si avvicina e a quanto pare sarà l'ennesimo tristissimo giorno vissuto da Single!!!! Ma possibile che non trovi nessuno? xD.  
Magari crescessero sugli alberi..

venerdì 5 dicembre 2014

Si prospetta una soluzione

Non ci posso credere, stasera ho perfino del tempo per scrivere!!!
Meglio sfruttare l'occasione!
Ormai il primo semestre volge al termine, e tra un mese avrò il primo esame, scienze propedeutiche, ovvero chimica, fisica e statistica ed a seguire l'esame parziale di anatomia D:
Non dico che sono in ansia, piuttosto sono "poco organizzata" e non ho davvero tempo. Devo ancora trovare il metodo giusto per studiare e conciliare il tutto con il pochissimo tempo che ho.

Nel mentre, si prospettano sviluppi sul front fausto! Ho fatto una visita col chirurgo che mi ha operato e pare io abbia la rotula troppo bassa e ciò potrebbe verosimilmente essere la causa di tanto dolore, perché con questa conformazione tutti gli equilibri muscolo-tendine-titanio sono compromessi e lavorano male (senza scendere in dettagli troppo tecnici). Insomma la soluzione è' mettere un bel pezzo di polietilene dietro la rotula al posto della cartilagine e cucire il tendine ripiegato su se stesso così da accrociarlo. Certo, non è una prospettiva allettante, ma che alternative ho?
Ho 19 anni e la situazione non può che peggiorare, già ora la mia vita e' massivamente condizionata dal mio dolore. Immaginate di arrivare la sera, dopo aver sopportato tutto il giorno un fastidio costante e fitte continue.. Alla fine della giornata spero solo di poter andare al buio, a letto a rilassare un po i nervo, a smaltire l'inevitabile mal di testa e sperare in quelle due o tre ore di pace.
E non che la notte sia tutta rose e fiori.
Per esempio ieri ero prigioniera del piumone. Si perché avevo i piedi scoperti e quindi freddo e per di più il buon Fausto si era ripiegato su di se in una posizione molto dolorosa. Ho provato e riprovato a muovere la gamba per raddrizzarla, così da non avere più tensione e spostare la coperta.. Ma niente, nessun movimento solo fitte! Insomma, mi sono dovuta svegliare del tutto, raddrizzare la coperta, raddrizzare il ginocchio con le mani, piano piano però, e provare a dormire.
Che sarà mai alla fine svegliarsi di notte per la coperta? Basta tal disagio a motivare un'intervento così invasivo? 
Si, perché questa cosa si ripete più e più volte in una notte, e una volta sveglia l'illusione di trovare un po' di tranquillità e' già svanita.

lunedì 17 novembre 2014

A corto di tempo

E' da un po' che non scrivo, ma tra l'università e il fatto che do lezioni provate sono davvero occupata.. Ma occupata proprio!!
L'uni e' quasi tutti i giorni dalle 9 alle 16, e vado da ragazzino 3 giorni a settimana.. Aggiungerndo la palestra il risultato e' che non sono praticamente più a casa.
Be alla fine era questo ciò che volevo no?
Sono riuscita a crearmi un gruppetto di persone con le quali esco (ed è già un passo avanti) e sto cercando di costruire un buon rapporto. L'importante è non commettere gli errori del passato e ritrovarmi di nuovo sola.

Certo, per il resto, dovrei trovare il tempo anche per studiare! Anatomia e' un po' come imparare una rubrica a memoria con la differenza nel non avere margine d'errore.
Insomma periodo pieno. Spero che una volta preso il ritmo abbia di nuovo tempo per seguire meglio il blog!
In ogni caso sono soddisfatta del nuovo inizio, e' come se stessi recuperando il tempo perduto.
Mi manca solo il fidanzato adesso xD

giovedì 25 settembre 2014

Incertezza

Finalmente questo lungo periodo di vacanze sta per finire, tra meno di una settimana inizierò la mia nuova vita come matricola di medicina e sono molto entusiasta!

Certo, riflettendo, si tratta di un bel cambiamento nel senso che finché andavo a scuola era come stare su dei binari che indicavano la via, si poteva fare qualche deviazione, ma la strada era sempre chiara.
Ora che inizio l'università entrerò nel mondo dei grandi.. Insomma sembrerà un bestiata, ma sento già la pressione di dover tenere la media alta, entrare in specializzazione (ok, se ne riparla tra più di sei anni, ma mi devo dare da fare!) trovare un lavoro... Ma soprattutto, costruire una famiglia!

Possibile che io ci pensi già adesso? Io mi sento come se avessi appena finito le medie.. Non mi sento adulta, ma neanche da lontano. Con una buona approssimazione direi che la mia adolescenza e' iniziata l'anno scorso, in quinta. Sono ancora ingenua, ho paura di certe situazioni, di andare in macchina la notte e di non avere un progetto preciso.

Non so perché mi abbandoni a certi pensieri, alla fine dovrò solo studiare per i prossimi sei anni, cioè l'unica cosa che so fare. Ma devo iniziare a sondare il terreno, probabilmente e in questi anni che conoscerò mio marito....
Boh, magari sarò strana, ma ho paura di non essere all'altezza, di non essere capace di abbattere quella barriera insormontabile che c'è sempre stata tra me e glia altri. E che ormai ho capito essere io a creare

sabato 13 settembre 2014

Crescere confrontandosi con gli altri

In questi giorni mi sono impegnata a frequentare persone e a coltivare amicizie un po' per sopperire alla sensazione di solitudine, ma sopratutto perché finalmente sto imparando davvero quanto la vita possa essere arricchita dagli altri.
Ecco, in questo ultimo anno credo di aver imparato più cose e fatto più esperienze che in tutta la mia vita. 
Sono sempre stata reticente ad avere contatti con le persone, ho sempre avuto la sensazione di essere troppo diversa ed esclusa (tant'è vero che buffamente mi dicono che ho la sindrome di asperger)
Ora però ho capito che anche se relazionarmi con gli altri non mi è naturale, anche se non sono brava a capire le situazioni o ad esprimere gratitudine per un regalino, ogni persona e' un mondo a se, e può fornire un contributo di pensieri, esperienze e ruoli nella mia vita che andranno poi a formare me stessa come persona. 

Magari sembra un concetto strano ma è così: prendiamo il mio ex, per il quale sono stata felicissima per poi soffrire tanto dopo... Con lui ho imparato come comportarsi in certe situazioni, ho imparato il valore del compromesso e fatto esperienze. Ora non c'è più nella mia vita, ma lascerà sempre quel bagaglio di cose che ho acquisito grazie a lui. Questo era un semplice esempio, ma posso dire la stessa cosa di tutte le persone che ho avuto l'opportunità di conoscere.

Ognuno può regalarci qualcosa, ogni persona rappresenta un piccolo tassello nella costruzione della mia persona e del mio carattere. Rimarrò per sempre affezionata a chi con me ha condiviso i momenti più significativi, belli o brutti che fossero. 

Magari ho capito questo concetto un po' più tardi rispetto agli altri, forse chissà sto vivendo ora la mia pseudo adolescenza, ma come si dice, meglio tardi che mai.
Occorre impegno e dedizione, anzi, per me è davvero un grande sforzo quello che sto facendo per cercare di inserirmi nella società ma più vado avanti e più mi rendo conto quanto ne valga la pena.

martedì 9 settembre 2014

Dolore e Antidolorifici

L'Organzizzazione Mondiale della Sanità definisce il dolore come una sensazione spiacevole provocante sofferenza, che può essere causata da diversi fattori e che può manifestarsi in diverse forme, punti e intensità. Inoltre lo classifica come  patologia e pertanto "deve" essere fatto qualunque sforzo al fine di eliminarlo.

Il dolore e' un problema con il quale convivo tutti i giorni, tutte le ore.. A volte più a volte meno ma ahimè è' una condizione perenne che peggiora notevolmente la mia quotidianità. Ora, cosa abbia il mio ginocchio bionico da protestare tanto non lo so, ma il mio caro fausto pare "esiga di essere sentito" proprio come recita una citazione del film "colpa delle stelle" tanto in voga su facebook in questo giorni (pellicola peraltro che mi rifiuterò di vedere, trovo squallide questi cancer drama).

Ora io ho provato tanti diversi antidolorifici, dai FANS, i comuni antidolorifici come moment, Aulin ecc ecc al contramal che è un oppiaceo sintetico.
Ho studiato parecchio e in futuro potrei decidere di mettere insieme le basi della classificazione di questi farmaci in un post di "divulgazione scientifica".
Ciò che non sono riuscita a capire invece, nonostante abbia letto e riletto linee guida statali, sentito pareri medici e snocciolato studi e trial di ogni tipo e': cosa, e quanto a lungo posso prendere?

In Italia la terapia del dolore si è sviluppata con un notevole ritardo rispetto agli altri paesi (e quando mai..) in quanto un certo limite di dolore e' tradizionalmente concepito come necessario o inevitabile, in linea con la tradizione cristiana del sacrificio e della passione di Cristo (tale credenza e' anche alla basse dello scarso interesse verso il parto indolore nel nostro paese) Io stessa sono comunque reticente a assumere farmaci in continuo, insomma un po' s'ha da soffrire no?

L'ultima pillola che ho provato e' stato un mix tra paracetamolo e contramal, che mi ha permesso di trotterellare su e giù per Gardaland come mai avrei potuto fare! Che fare quindi?

Premesso che:
1. Non voglio diventare dipendente o tossicomane
2. Non voglio procurarmi un'ulcera gastrica da moment
3. Voglio preservare il mio fegato
Rimando la questione al prossimo consulto medico, attendo, sopporto (a volte mi chiedo se sono io che sono troppo pretenziosa o troppo pappamolle) e penso a quanto sarebbe semplice la vita, a quanto migliorerebbe se potessi cancellare con una semplice pillola questo tarlo perenne..



venerdì 29 agosto 2014

E poi vorresti gridare "io sto male"

I controlli oncologici sono andati bene, e' questo è' un punto di partenza.
Anzi, come sempre in questi casi, e' una festa.

Ma. 
Non ho scritto per molto tempo, o meglio l'ho fatto, ma i post sono rimasti solo delle bozze..
Avete presente quando vi chiedono come state? Io sorrido e dico "bene" perché alla fine e' così che sto!
Ma la realtà non è questa, la verità e' che non ho più la forza di alzarmi la mattina e vivere la giornata fino alla sera... 
Sono oppressa da ansie di ogni sorta, ho paura di non riuscire a realizzare ciò che voglio, provo una profonda delusione per quello che io sono riuscita a costruire nella mia vita da un punto di vista umano e sociale.. Ho sempre avuto difficoltà ad approcci armi agli altri e nulla può suggerire che ciò possa cambiare e ho una tremenda paura di fallire. Resto ancorata ai ricordi dei pochi mesi nei quali ho avuto un ragazzo, unico periodo nel quale mi sono sentita "parte del mondo" e non solo una mina vagante alla continua ricerca dell'integrazione ( che poi... Proprio in questi giorni ho avuto tante dimostrazioni d'affetto da parte di amici vari che sinceramente non comprendo perché continui a sentirmi così asociale)
A tutto questo si aggiunge la consapevolezza della malattia: so di essere stata fortunata, so che molti stanno peggio di me. Questo mi provoca dei terribili sensi di colpa che non riesco a mandare via.

In più, ieri è' morto un mio amico, uno di quelli più cari.. Ecco io credo che se mi sentisse straparlare come una malata di mente si arrabbierebbe tantissimo con me!!
Sono a pezzi.. Ho un mal di testa perenne e sempre un rumore assordante nelle orecchie... Vorrei solo una tregua dal mio cervello rincretinito.. Vorrei sotterrarmi in una buca per una settimana, in silenzio totale.. O magari ubroacarmi (anche se non approvo tale soluzione).

Insomma, il solito periodo nero.
Ma questo non vuol dire che ho smesso di lottare.. Io voglio uscirne.. Cerco di fare qualche piccola cosa ogni giorno, anche se mi costa un'immensa fatica, perché sono sempre molto stanca... 
E' così difficile a volte.. Non riesco proprio a darmene una ragione.. Ma ne devo uscire, e devo farlo da sola