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giovedì 31 gennaio 2013

Finalmente dal parrucchiere!

Ieri dopo ben un anno e sei mesi sono tornata dal parrucchiere per sistemare i miei protopeli!
Ho smesso la chemio a guigno, ma avendo fatto il trapianto i capelli hanno impiegato davvero una vita a ricrescere! Infatti fino a meta' ottobre avevo una testa liscia come il culetto di un neaonato :)
Poi piano pianissimo sono ricominciati a crescere, prima dietro, tipo san Francesco, e poi anche davanti. Uffa, tutti mi dicevano "vedrai dopo come ti ricrescono in fretta e soprattutto come vengono belli!".... Forse non per me! I miei sono diventati una specie di nube elettronica che sparava in tutte le direzioni. Sono ancora molto sottili, e tutti un po a zig zag, ma sono fiduciosa che presto miglioreranno!
Quindi ieri me li sono fatti un po' regolare ed ho fatto un taglio un po' aggressivo (la parrucchiera era stupita avessi avuto tanto coraggio per tagliarli così corti.....) . Certo io volevo fare colori tinte meches e qualunque altra cosa, ma purtroppo la materia prima era quel che era
Dovreste immaginare oggi che delusione quando nessuno si e' accorto del mio nuovo taglio. Io l'ho interpretata cosi:
- o sono talmente sfolgorantemente bella che sono invidiosi (si, come no... Basta crederci)
- oppure credono che per me l'argomento capelli sia tabù (sarebbe molto meglio invece se si superassero certe ipocrisie)

Intanto, oggi mi hanno finalmente chiamato quelli di Make a Wish, un'organizzazione che si occupa di esaudire i desideri dei bambini o dei ragazzi che hanno subito delle cure pesanti o sono malati. Dopo tanto tempo che aspettavo, avro' finalmente l'intervista mercoledi' prossimo...non vedo l'ora!!!

lunedì 28 gennaio 2013

La mia storia, capitolo 3- La Prima Chemio

Chi ha presente come si vive in ospedale, Sa che si resta ore ed ore nell'attesa aspettando che accada qualcosa senza sapere se questo "qualcosa" avverra' nel giro di un'ora o di una settimana. Ero esattamente in quella situazione da tre o quattro giorni, nei quali il tempo era stato scandito dalla prova del cuoco della Clerici (perennemente acceso, la mia vicina lo adorava) e dagli orribili pasti prodotti dalla cucina locale. Osservavo la pompa blu a cui era attaccata la mia compagna, in cura per un linfoma, che rumoreggiava senza sosta da giorni e nutrivo un pizzico di curiosita' su come sarebbe stato trascinarsi quel coso una volta che mi avrebbero attaccata.
Ero assorta nei miei pensieri quando l'infermiere e' entrato di colpo cantando nella stanza trascinando un'altra pompa e mi ha detto: " Arriva la terapia!!!" Come se fosse stata la cosa piu' bella del mondo.
Poi ha collegato i due canali della flebo al mio cateterino appena impiantato ed ha iniziato a somministrare lo zofran (antivomito). Circa mezz'ora dopo, Lei e' arrivata.
Una bella bottigliona da due litri piena di liquido rosso, tutta accuratamente incartata con la pellicola di alluminio affinche' la luce non potesse raggiungerla. Signori e signore, ecco a voi la prima arma: Adriamicina.
Mentre la 'rossa' entrava nelle mie vene, ero felice, davvero felice. Stavo Combattendo, stavo muovendo il primo passo contro di Te. Immaginavo tutte le molecole di medicina che si scontravano contro le celluline del mio Ewing.
Mi ricordo che a pranzo, lanciatissima per non avere neanche un po' di nausea, quel giorno ho mangiato pasta con tonno, hamburger, patate al forno e budino al cioccolato.
Dopo quattro litri di Adria, mi hanno infuso due bottiglie di Ciclofosfamide e una siringata di Vincristina (la peggiore credetemi!).
Alle ore cinque di quel pomeriggio ero piu' morta che viva.
Da allora non ho piu' mangiato ne pasta col tonno, ne hamburger, e credo che ci vorra' tempo per superare il trauma della nausea che ho avuto.
Volevo addirittura che sospendessero tutto, e mettendomi a gridare ho quasi strappato i tubi della flebo!
Il giorno dopo ho continuato con lo stesso schema del primo giorno e poi, finalmente ho ottenuto l'agognata dimissione. Nessuno puo' immaginare cosa si prova dopo una chemio se non lo ha vissuto.

Ricordo con affetto quei primi due giorni di terapia, e con altrettanto le sensazioni e i tremendi effetti collaterali che questi hanno comportato, perche' e' grazie a loro, e alla mia forza, della quale peraltro mi meraviglio ancora, che sono ancora qui.

sabato 26 gennaio 2013

Influenza e delirazioni cioccolatose

Alla fine mi e' venuta l'influenza e quindi ora mi trovo sotto il mio morbido piumoncino, con un discreto mal di testa, linfonodi formato gigante e mal di ossa a martellate...
Ieri sera in uno slancio di romanticismo sono arrivata ad apprezzare di star male per un sano mal di gola e non per i fumi chemioterapici, tanto che l'ho scritto su fb, mentre sta mattina mi sto decisamente annoiando... Sono tutti a scuola, la chat e' deserta e mi sono stancata di guardare il soffitto. In mancanza di altri stimoli, il mio cervello ha cominciato a produrre idee di dolci, torte, cioccolato e pasticcini.
Mmm mi e' venuta una fame! Cosi' ho pensato di condividere con voi un'altra delle mie passioni, ovvero la cucina! Amo cucinare, soprattutto dolci e durante il periodo della malattia stando spesso a casa ho avuto l'opportunita' di sperimentare molte cose... Che poi ovviamente non mangiavo!
Credo che oggi se staro' meglio mi dedichero' ai muffin ripieni di nutella (poi ovvio, postero' la ricetta!)
Intanto vi lascio qui una foto della torta che ho fatto per il compleanno di papa'....

Ah, quasi dimenticavo! Sto partecipando a quel concorso dell'Airc che vi avevo menzionato... Sono ripartite le votazioni e Mi fareste un favore GRANDE GRANDE se votaste a questo link per il disegno di Federica Colombo (il mio)! Grazie!

http://scuola.airc.it/concorso_vota.asp?tipo=2&id=68

giovedì 24 gennaio 2013

Una canzone che amerete

Volevo scrivere il terzo capitolo della mia storia, quello sulla mia prima chemio ma poi ho deciso di ripiegare su qualcosa di decisamente piu' leggero.
Mi e' improvvisamente venuto un certo mal di gola con dei tremolii, che spero non siano il preludio di una bella influenza... Ci mancherebbe solo questa per mettere alla prova il mio sistema immunitario 2.0, ovvero i miei globozzi bianchi post-trapianto del midollo, di efficacia non del tutto comprovata. Speriamo bene :)
Volevo parlare di una canzone che ho scoperto in questi mesi frequentando gli altri ragazzi dell'INT, e che ascolto la mattina quando mi sveglio per essere piu' "pomp" e pronta per affrontare la giornata.
Si tratta di 'What doesn't kill you (stronger)" di Kelly Clarckson. E' un pezzo praticamente sconosciuto qui in italia, ma che mi ha colpito un sacco per le parole del testo... Infatti il ritornello verte tutto sul celebre aforisma "cio' che non ti uccide ti fortifica", che credo rappresenti alla perfezione cio' che ho passato e che tutti passano quando affrontano una delle innumerevoli avversita' della vita. L'ho conosciuto perche' e' stato utilizzato da un ospedale americano per un progetto dove dei ragazzi malati di leucemia hanno prodotto un video musicale per questa canzone... Cosi' e' diventato pian pianino l'inno di noi ragazzi dell'int e anche io ho iniziato ad ascoltarlo, e mi e' piaciuto sempre di piu', fino a diventare parte integrante del mio mp3! Consiglio quindi a tutti di dare un'occhiata al testo e poi ascoltarlo, vedrete che vi piacera', almeno per il messaggio... E se siete giu' per un qualunque motivo vi ridara' un po di carica!
A questo link si trova testo e traduzione:
http://www.concertionline.com/video-testi-canzoni/what-doesnt-kill-you-stronger-kelly-clarkson-testo-traduzione-e-video/

E qui invece il video + testo e traduzione
http://m.youtube.com/watch?feature=related&v=MFcg9uNXxRs

Fatemi sapere se vi piace!

martedì 22 gennaio 2013

Una questione di scelta

Ieri sera ho letto un post sul blog di una mia amica, che riflette sulla questione dell'ilva, dove gli impiegati pur di lavorare devono scegliere ed accettare di avere un'altissima probabilita' di ammalarsi di cancro:
http://ilbuiodellanotte.blogspot.it/2013/01/quando-ammalarsi-o-no-di-cancro-puo.html?m=1
Sicuramente la situazione dell'ilva e' una situazione limite e grave, peraltro indipendente dalla volonta' e dalla condotta degli abitanti della zona, pero' io penso che non sia l'unica che pone la persona nella situazione di una scelta... Voglio dire....
Quanti sono i ragazzi giovani che fumano?
Personalmente, vedere molti miei coetanei fumare mi fa veramente arrabbiare. Perche' buttano cosi la loro vita? Perche' sfidano cosi' il cancro?
Quando provo a dissuaderli, ricevo sempre risposte cattive, la peggiore e' stata "fumare fa male? Guarda tu che non fumi come stai, e io come sto". Vero.
Credo che questo atteggiamento sia quasi prendere in giro chi invece una scelta non l'ha avuta, ma che si trova nella melma solo per uno scherzo del destino. E per cosa poi? Per fare il figo?? Non e' giusto!
Probabilmente, se facessero solo una mezz'oretta di infusione di Ifosfamide, cambierebbero idea.
Non sono onnipotenti, solo stupidi. D'altronde, E' una questione di scelta.

domenica 20 gennaio 2013

La mia storia, capitolo 2- il port

Erano passati tre o quattro giorni da quando mi avevano ricoverato, ed io ormai ero parte integrante della vita ospedaliera. Dopo tutte le analisi del caso, i medici, in prospettiva del lungo trattamento che mi attendeva avevano deciso di mettermi un port.
Un port (tecnicamente port-a-cath) e' una scatolina in titanio che viene impiantata sotto pelle sotto la clavicola collegata ad un tubicino che viene inserito nella vena cava superiore all'ingresso dell'atrio destro del cuore (si vede che mi piace la medicina!) e permette di eseguire le terapie senza distruggere le vene periferiche e , dettaglio assolutamente importante, di avere le mani libere senza il fastidio delle cannule infilate nel braccio.
Era un giovedi (in reparto facevano la tombola!!!) e alle 13 mi hanno chiamato in sala operatoria, per poi tornare su al pomeriggio, mezza rimbecillita dall'anestesia.... Incredibilmente, mi ricordo, che di colpo ricordavo tutti gli elementi della tavola periodica a memoria (magie dell'anestesia :) )
Il port era avvolto in un cerotto fluffoso con tanto cotone, ma aveva gia' il cateterino per la flebo inserito....

I punti all'inizio erano dolorosi e mi costringevano a tenere il braccio sinistro fermo (che per una mancina come me e' tragico) ed inoltre risentivo ancora del dolore per la biopsia del midollo osseo... Insomma, ero un ferro vecchio.
Adesso, dopo piu' di un anno, il mio port e' ancora saldamente cucito al mio muscolo pettorale, e credo che lo terro' per un bel po' e anche se molti miei coetanei malati se lo fanno togliere subito, data l'attitudine alla recidiva del mio Ewing, preferisco anche per scaramanzia tenerlo buono buono li... Anche se i miei compagni di classe non apprezzano piu' di tanto la cosa, infatti mi e' capitato di ricevere commenti tipo "quand'e' che togli quella schifezza?? Bleah!". Be' perdoniamoli, che ne sanno loro della vita ( avrete gia' capito che amo i miei compagni profondamente eh?)







venerdì 18 gennaio 2013

La mia storia, capitolo 1- l'arrivo all'INT

Ho deciso di iniziare a raccontare capitolo dopo capitolo, i nove mesi di terapie che ho vissuto tra novembre 2011 e luglio 2012... Sono passati gia' sette mesi e ancora tra i miei pensieri frulla solo la chemio, il signor ewing e l'ospedale, come se fossi ancora in attesa di ricevere la prossima dose. In attesa che questo ricordo si affievolisca, cerco di mettere in ordine il mio trascorso scrivendolo qui.

Dopo quell'agognato salto in lungo del 10 ottobre, ho passato circa un mesetto tra analisi, incertezze e paure malcelate. Ho fatto diverse risonanze, tac e la biopsia ossea, che ha richiesto un intervento chirurgico vero e proprio al Pini di Milano... Di questo periodo, vissuto con le emozioni e gli stati d'animo sulle montagne russe, ricordo poco e male. Per questo, iniziero' a raccontare a partire dal 4 novembre...

... Formazione Tumorale abbastanza importante. Ecco come mi e' stata annunciata la diagnosi, anzi, quasi urlata nel corridoio da quello che dopo avrei conosciuto come il mio oncologo. Dopo queste quattro distruttive parole, e' stato un turbine di informazioni.... Chemio... Sala giochi... Capelli. Mi ricordo solo questo di quel fatidico giorno.

Cosi la settimana dopo sono stata ricoverata presso l'istituto tumori. Mi ricordo che mio padre voleva che io entrassi dal retro, ma io orgogliosa, ho imboccato l'ingresso principale a testa alta: volevo fare il mio ingresso trionfale tra i valorosi guerrieri del mondo del cancro.
L'oncologia pediatrica si trova al settimo piano, e nel periodo impiegato dall'ascensore il mio cervello elaborava cosa avrei potuto trovare in quello che credevo una valle di lacrime, un antro dell'orrore, un posto sommerso dal peso della tristezza.
Poi le porte si sono aperte su un muro dipinto di mille colori, di fronte ad una grande casa delle barbie e un robot grande come una persona. Nelle sedie dell'androne era seduto un bambino con le stampelle, senza capelli ma con un grande sorriso.
Dopo l'accettazione mi hanno legato un braccialetto magnetico coi pesciolini e mi hanno dato la stanza che condividevo con una di 12 anni, anche lei alla prima esperienza in un ospedale.
Sul mio letto c'era uno zainetto di benvenuto con dentro dolcetti, un quaderno, due blocchetti per scrivere e dei trucchi, preparati dagli animatori. Poi mi hanno portato la colazione, latte con nesquick, corn flakes, cioccolato e budino!
Che dire, nel mezzo della disperazione e dell'inquietudine che stavo vivendo, una volta entrata in ospedale mi sono sentita a casa. Finalmente ero in un posto sicuro, dove tutti, dai medici agli infermieri sorridevano ed erano li per me, per farmi guarire.
Cosi' lINT e' diventato la mia nuova casa, e i suoi pazienti la mia nuova famiglia. Non si puo' capire quanto ami quel posto, ma provo una profonda riconoscenza ed ammirazione per tutti coloro rendono l'esistenza di un posto cosi possibile

giovedì 17 gennaio 2013

Viaggio a Roma!

Ieri sera alle nove sono arrivata a milano dopo questa breve escursione romana. Il viaggio e' stato lungo, molto lungo, infatti abbiamo impiegato circa sette ore all'andata e otto al ritorno. Eravamo su un autobus a due piani, e ammetto che nonostante i 600 km e' stato molto divertente, infatti abbiamo fatto la tradizionale tombola del reparto di pediatria, dove vincono tutti e i premi sono davvero ricchi ed adatti a tutte le eta'. Io ho vinto un cappello Moncler e fondotinta, kajal e rossetto Kiko. Insieme ad un'altra famiglia abbiamo girato per Roma, e in sole due ore abbiamo visitato il pantheon, piazza navona, piazza di Spagna e san Pietro.
Non so perché' ma per quanto non sia mai stata una super appassionata di "relazioni sociali" amo molto le gite con i pazienti dell'istituto tumori, siamo una grande famiglia e poi sono tutti così simpatici.! Ieri invece, siamo stati ricevuti dal papa come vi avevo anticipato... Le mamme erano tutte in lacrime ed e' stato interessante notare l'influenza della religione sui sentimenti delle persone. Trovo davvero incredibile che 12000 persone si ritrovino in una stanza per vedere un uomo vestito di bianco. Non fraintendetemi, non intendo sminuire in alcun modo l'autorita' del papa, la mia era solo un'osservazione.

Insomma, e' stata una bella esperienza e mi sono divertita. Ora aspetto sabato, dove ho un'altra gita in programma con la fondazione Magica Cleme, che si occupa di far divertire i pazienti pediatrici oncologici, e non vedo l'ora.

lunedì 14 gennaio 2013

Giornata Dolce Amaro

Oggi fuori il cielo e' grigio, grigio come lo sfondo della app che sto usando per scrivere questo post, grigio come il mio cuore in questo momento.
Non so esattamente perche', ma a volte sembra che tutto vada un cosi', non male...ma non troppo bene. Oggi mi hanno dato la pagella, buonina, se non per l'informatica e la matematica.
Peraltro la prof aveva sbagliato a mettere il voto, quindi, anziche' solo 5 nello scritto, matematica risultava insufficiente anche nell'orale, nonostante avessi una media ampiamente sopra il sei... Mi sono presa un colpo.
Poi, a casa, ho scoperto che il link per votare ad un concorso dell'airc al quale tenevo tanto era stato bloccato! Avevo raccolto circa 230 voti, soprattutto grazie al grande impegno profuso dai miei parenti americani, e quindi mi spiacerebbe enormemente se tutti i voti venissero cancellati.
Dulcis infundo, ho scoperto che la mia prof di arte delle medie e' morta di cancro settimana scorsa, dopo almeno sei anni di battaglia.
Insomma sono con il mood sotto i piedi.

Passando al positivo, domani parto con la mia" famiglia adottiva" del reparto di pediatria oncologica dell'ospedale per roma, per una gita organizzata alla volta di roma, per assistere ad un'udienza col papa. Ammetto che l'artefice dell'organizzazione di tutto e' mia mamma, in quanto io mi definisco atea, e pertanto non amo queste manifestazioni. In ogni caso, cambiare aria fa sempre bene, ed anche non vedere piu' la brutta faccia della prof di informatica

sabato 12 gennaio 2013

Il Signor Ewing

Dopo sei post, direi che è arrivato il momento di presentare lui, la Causa Prima per la quale sono una Cancer blogger, e non una blogger normale...
Come avevo già accennato, la mia vita è stata improvvisamente sconvolta dalla diagnosi di tumore, cosa che non potevo assolutamente immaginarmi all'alba dei miei 16 anni...
ebbene, il Sarcoma di Ewing è, in termini medici, un tumore primitivo dell'osso, che ha il suo picco di incidenza proprio a 16 anni.
Si tratta di una malattia rara, che capita a circa 1 persona su un milione ma che è estremamente aggressivo,e per questo richiede un trattamento complicato, lungo e faticoso che combina la radioterapia, la chemio e la chirurgia.

Io l'ho avuto al femore, e ho attraversato 10 mesi di cure, e per ora, pur ritrovandomi con un ginocchio in titanio (ribattezzato Fausto) sembra che io sia libera da malattia da circa 6 mesi.
Spero che questo piccolo post possa essere d'aiuto per diffondere la consapevolezza su questa malattia, perche' essendo rara e' decisamente poco conosciuta anche dai medici, ma ottenere una diagnosi il piu' presto possibile e' vitale, poiche' il tumore si espande velocemente e mentre nelle forme localizzate la sopravvivenza e' del 65% (cavoli, ogni volta che guardo la percentuale rabbrividisco) in quelle che non lo sono si attesta solo sul 30%.

Infine, e' una malattia indolente, ovvero che non provoca dolore fino a quando non diventa veramente grave.
Chiudo qui il post, e prometto che i prossimi saranno meno tecnici e piu' "avvincenti" di questo, ma mi premeva farlo perche' spesso mi spnp trovata a cercare su internet ed ho trovato info sbagliate, mentre sono certa dell'esattezza di quelle che ho dato io qui, cosi nel caso qualcuno dovesse cercare qualcosa, questo post potrebbe essere d'aiuto.

Grazie blog perche' mi da quest'opportunita :)

giovedì 10 gennaio 2013

In giro per 3 Ospedali senza perdere il sorriso!

Certo che l'idea di avere un blog per poter scrivere tutto quello che mi pare mi piace proprio tanto!
ieri non sono riuscita a scrivere, perche' è stata una giornata a dir poco pesante! per prima cosa, sono stata al Gaetano Pini di milano per fare la mia scintigrafia, ma mi hanno rimandato indietro dicendo che la macchina che serviva per fare l'esame non esisteva più !!! Quindi, dopo un momento iniziale di smarrimento ci siamo precipitati al Policlinico di Milano, nella speranza di riuscire a trovare un buchetto. Dopo aver cercato in vano medicina nucleare per una buona mezz'ora siamo finiti in ematologia, dove per fortuna qualcuno dei pazienti era pratico e ci ha saputo indirizzare nel posto giusto, dove dopo tre ore ho finalmente fatto questa maledetta scinti. Inutile dire che sono stati trenta minuti di inferno quelli sotto la macchina, dove nel mio cervello rieccheggiava la domanda: "sig. Ewing, dove sei? se ci sei ti troverò, lo sai?"
Per fortuna pare che non vi sia nulla di macroscopico e/o visibile a parima vista.... aspetto venerdì il referto ma già mi sento un po' sollevata.
Infine, per completare la giornata sono andata anche nella mia seconda casa, ovvero l'Istituo de Tumori, dove dopo aver preso l'ennesimo pacco di analisi ho partecipato al mio progetto...
ebbene, pare che dopo aver creato una collezione di moda, quest'anno, grazie all'aiuto di Elio e le storie Tese riusciremo addirittura a pubblicare un singolo musicale!!!! meraviglia, semplicemente (amo cantare!) non vedo l'ora!!
dulcis infundo ho guardato la mia intervista su telelombardia che è venuta davvero bene, ho espresso proprio cio' che volevo dire sulla situazione degli adolescenti malati.
per conoscenza, posto qui il video del mio progetto (ora che ci penso non ne ho mai parlato come si deve, e non mi sono nemmeno presentata... ma lo farò!)
http://www.youtube.com/watch?v=BBBeQ_I8aGc



martedì 8 gennaio 2013

Scintigrafia :(

Oggi ho preso quattro e mezzo in informatica... Che dire, l'obbiettivo di chiudere l'anno con la media dell'otto viene veramente messo in pericolo da questa stupida materia, che non mi piace e peraltro e' l'unica che non sono riuscita a recuperare dopo le assenze dell'anno scorso.
Ora, nell'ora successiva mentre la prof di fisica mi restituiva la verifica della sua materia mi ha chiesto se il mio nervosismo fosse dettato dal controllo di domani o dal votaccio informatico.

Be', come come si puo' facilmente intuire dal titolo, domani ho la scintigrafia total body... E' un esame antipatico, sia per il fatto che mi devono iniettare il mezzo di contrasto in vena (odio le cannule!) che per il fatto di dover aspettare 4 ore prima dell'acquisizione immagini e poi almeno 20 min sotto la macchina.
Tutto questo per non parlare dell'aspetto emotivo: ho paura, molta paura, decisamente una fottutissima paura! Perche' stare sotto una macchina che ti cerca nelle ossa, scandagliando mm per mm alla ricerca di qualche schifezzina che tenta di ucciderti e' straziante. E se dovesse trovarla? Sarei rovinata.

Ecco, quindi, la risposta alla domanda della prof: e' vero, il 4 e 1/2 in info non e' bello ma almeno l'informatica non tenta di ucciderti!
Che dire, non e' un post felice o gioioso, ma c'e' una frase che mi e' venuta in mette e descrive bene come mi sento oggi:
"Stare cosi, sospesi tra la disperazione e l'euforia. Con la luce in faccia e la morte nel cuore"
Si, oggi ho proprio paura...

lunedì 7 gennaio 2013

Open Day Universita'

Nonostante l'anno passato tra terapie e ospedali quest'anno sono approdata in quarta superiore, ed aldila' di qualche cruccio causato dalla matematica e dall'informatica, posso dire di andare cosi bene a scuola da iniziare seriamente a pensare al mio futuro.
Per questo ieri sera mi spno iscritta all'open day della facolta' di medicina di monza, che si terra' il 19 Aprile.

Non so perche' ma ultimamente sono davvero felice quando penso al Futuro... Quando ci si ammala, spesso l'idea di un futuro che potrebbe non esistere fa star male e vedere sfumare i propri sogni rende tristi. Anche se non ho la sicurezza di essere ancora su questa terra tra uno, due o tre anni amo fantasticare su cio' che potrei diventare, e la cosa che mi fa stare meglio e' credere che potrei davvero riuscire a raggiungere il mio obbiettivo!

Ho sempre avuto la passione per la medicina fin da piccolissima e dopo il tumore questa disciplina mi appassiona ancor di piu', semplicemente, non vedo l'ora di iniziare a studiarla!
Cosi' anche questo minuscolo passo "l'iscrizione all'open day" e' abbastanza per rendermi allegra, rappresentando una sorta di tassello in piu' verso la costruzione della mia vita :)

domenica 6 gennaio 2013

Essi' le vacanze son finite...

L'anno scorso, quando ero costretta a stare a casa a causa delle mie terapie, avrei pagato una fortuna pur di andare a scuola...

Ammetto che invece oggi il solo pensiero che DOMANI SI VA A SCUOLA mi uccide... Non posso credere che dovro' abbandonare il mio caldo piumone e lasciarlo in solitudine gia' alle sette del mattino. Come posso essere cosi' crudele?
So gia che arrivero' in classe e mi ritrovero' davanti l'espressione disperata della prof di inglese, la quale ancora non sopporta di avere la prima ora del lunedi con dei morti viventi come noi.

L'unica nota positiva e' che domani andro' a registrare un'intervista per telelombardia riguardo un progetto del mio ospedale, la collezione "b.live' che forse qualcuno di voi gia' conosce, e di cui parlero' in modo piu' approfondito nei prossimi post

Ottanta passi verso l'infinito...

Non pensavo che sarebbe stato cosi semplice attribuire un titolo al mio blog!
Appena blogspot mi ha chiesto di scrivere il titolo invece, e' venuto fuori cosi, come la cosa piu' naturale del mondo.
Ora, e' venuto il momento di spiegare perche' questo blog si chiama cosi, e per farlo dovro' iniziare a raccontare la mia storia. (Preparatevi!!)

Era il 10 ottobre del 2011, un classico lunedi' mattina autunnale, con l'erba coperta di rugiada e il sole rosa all'orizzonte. Era l'ora di ginnastica, e ci stavamo cimentando con la verifica di salto in lungo... Mi ricordo tutti cosi bene! Mi ricordo che quando la prof mi ha chiamato ho guardato la buca piena di sabbia con aria di sfida (facevo atletica ed ero determinata ad ottenere la qualificazione per i campionati studenteschi). Poi ho preso la rincorsa ed ho saltato.
Credo che lo stacco dalla pedana sia stato il mio ultimo passo nel mondo dei sani. Del dopo ricordo il dolore lancinante alla gamba e la sabbia umida tra le dita.

Ecco come ho scoperto di avere un tumore, con un salto in lungo a scuola.
Se avete praticato questa disciplina, sapete che la rincorsa per il salto e' proprio di ottanta passi... A questo punto, avrei potuto chiamare il blog "80 passi verso l'ignoto" o perche' no, "80 passi verso il buio".

Io pero' ho voluto scrivere 80 passi verso l'infinito, perche' la malattia mi ha permesso di crescere e di scoprire tante cose, di sperare e di combattere... Voglio che trasmettere la parte positiva della mia storia, un'infinito a tinte rosa pastello e azzuro cielo


sabato 5 gennaio 2013

Una nuova avventura :)

Eccomi qui.
Ammetto, non ho resistito alla tentazione.
Sono da diverso tempo una Follower di alcuni blog gestiti da persone come me, giovani e meno giovani che vantano una storia 'movimentata' come la mia, che nella loro vita hanno avuto il piacere di incontrare il cosiddetto Big C.
Ebbene, leggendo i loro post mi sono riconosciuta nelle loro esperienze, ho trovato conforto e cosi' come riporta la descrizione a lato, mi sono anche divertita.
Condividere le proprie esperienze rende meno soli, quindi eccomi qui, ad iniziare una nuova avventura, con voi, che spero possa essere il piu' lunga e positiva possibile.
Bene... Ora chiudo il post e vado a nanna, domani iniziero' a raccontare la mia storia ed a parlare del mio punto di vista, ma per ora mi fermo qui (sarebbe troppo scontato iniziare una mia presentazione nel primo post, no?)