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sabato 23 marzo 2013

Premiazione concorso AIRC e splendida giornata in IFOM !!!

Con due giorni di ritardo, dopo aver concluso le mie lunghe speculazioni mentali sui parallelismi tra l'informatica e il DNA (http://ottantapassi.blogspot.it/2013/03/siamo-come-un-errore-nel-codice-di-un.html) finalmente pubblico un post sulla splendida esperienza che ho vissuto giovedì 21 Marzo presso i laboratori FIRC di oncologia molecolare.
Ebbene, sono arrivata in questo campus dove lavorano circa 500 scienziati verso le nove della mattina per iniziare una lunga giornata fitta di impegni facendo una colazione a tu per tu con dei veri ricercatori.
Il campus e' STRABILIANTE, proprio come uno potrebbe immaginarlo o vederlo in un film: strutture nuove, laboratori grandissimi, pieni di contenitori, soluzioni e macchinari, una mensa self service, sala congressi e una foresteria nuova ed accogliente per chi viene da fuori e  resta li anche a dormire.
Insomma, avevo la bocca talmente aperta che il mento per poco non mi strisciava per terra!
La colazione con i ricercatori ha dato a noi ragazzi vincitori spunti molto interessanti sul mondo della ricerca e ci ha permesso di comprendere bene l'enorme passione che questi studiosi impiegano ogni giorno nella lotta alla nostra malattia. Ho avuto davvero l'opportunita' di incontrare il tipo di persone che ammiro di più, gente che ama la scienza e crede nello studio, nell'impegno e nella serieta'.
Dopo la breakfast abbiamo fatto un giro dei laboratori e poi abbiamo noi stessi fatto un'esperienza su degli enzimi che hanno la capacita' di tagliare il DNA in varie parti, come fossero delle forbici.
Verso le dodici, siamo stati premiati dalla giuria... Che emozione, e' stato il nostro momento, in cui ciascuno ha anche potuto dire due parole sulla propria opera e sul suo significato.

Dopo la premiazione abbiamo girato un breve video che verra' pubblicato sul sito AIRC scuola per promuovere il concorso del prossimo anno, e poi e' stato dichiarato il 'rompete le righe'.
Insomma... Una giornata che non dimentichero'!
E' stato splendido, soprattutto perche' i media parlano sempre della ricerca italiana come uno sfacelo, in perenne bisogno di fondi e senza speranza. Io invece ho potuto apprezzare una realta' che benché appartenete alla sfera del privato, rappresenta un'eccellenza italiana e non solo, una realta' che funziona: mi chiedo come mai non se ne parli mai in tv o sui giornali.

Inoltre, si tratta di un vero prodotto di solidarieta', infatti piu' del 50% della struttura e' stata finanziata dal contributo di tutti coloro che hanno voluto negli anni sostenere AIRC, con lasciti testamentari, vendita delle arance, delle azalee e donazioni. Un vero esempio di civilta'!

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