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mercoledì 17 aprile 2013

La mia storia, capitolo 4-Bye Bye capelli

La prima cosa che ti viene in mente se pensi ad un malato di cancro e' una testa pelata, ed e' anche la prima cosa che gli altri cercano in te quando vengono a conoscenza della tua malattia.
Effettivamente, se ti tocca fare la chemio... Non c'e' scampo, con la maggior parte dei farmaci i capelli sono inesorabilmente destinati a cadere.

In realta' al colloquio informativo pre-terapia ti avvisano che potresti anche essere quello caso su un milione che invece non li perde.
Tutti ovviamente pensano di essere quel caso su un milione, ma diciamo che hai 999 999 possibilita' di non esserlo, ed in genere cosi e'.

Cosi fu che, esattamente il 17mo giorno post chemio, mi e' iniziato a fare un bruciore assurdo la testa e anche a staccarsi i primi peletti.
Io non avevo propriamente idea di come funzionasse la cosa ma in effetti quello stesso pomeriggio sono uscita di casa per una passeggiata per andare a fare un po' di shopping...
Entrata in un negozio dove andavo spesso la commessa dopo essersi accorta che avevo accorciato i capelli, mi ha chiesto di togliermi il cappello.
Be', la meta' dei capelli della parte destra e' rimasta attaccata al cappello mentre buonaparte e' volata per aria come quando si soffia sulla polvere.... E io sono rimasta con mezzo cranio orribilmente nudo.

Allora ho reinfilato il berretto e sono tornata a casa, dove immediatamente ho preso la macchinetta e mi sono rasata a zero, tra le lacrime della disperazione ma soprattutto animata dalla voglia di combattere, di non soccombere.

In realta', non appena diventi calvo ti senti davvero un malato. Vederti allo specchio senza capelli ne cigli ne sopracciglia fa impressione, ma che ci credite o no alla fine mi piacevo cosi, e qualche volta sono perfino andata a Milano in piazza Duomo calva, e fiera.

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